Oggi ASSORPAS inizia una nuova avventura editoriale. Quello che vi proponiamo è il primo di una serie di articoli, con cadenza bisettimanale, sui temi più attuali che riguardano i droni. Dai molteplici ambiti applicativi alle nuove tecnologie utilizzate, dalle normative in fase di attuazione alle possibilità di business per piccole e grandi aziende: nei suoi articoli, ASSORPAS affronterà i temi più attuali in materia di droni attraverso il parere dei propri esperti.

Il tema di oggi riguarda i
droni e la loro accettazione sociale. Come vengono percepiti i droni? Come una tecnologia utile o pericolosa? E che tipo di narrazione è necessaria per poter descrivere al meglio le potenzialità che offrono? Ne parliamo con il Dott. Antonio D’Argenio, Segretario di ASSORPAS.

Il prossimo articolo parlerà invece dei
droni ai tempi dell’emergenza corona-virus. Quali tecnologie possono essere utilizzate sui droni come supporto all'emergenza Covid-19? Quali aziende e settori stanno accelerando nel loro utilizzo? Ne parleremo con il Dott. Nicola Nizzoli, Presidente di ASSORPAS. Avete domande per ASSORPAS? Vorreste approfondire alcune delle questioni trattate negli articoli? Avete degli argomenti che vorreste venissero trattati e che vorreste suggerire? Potete farlo attraverso i commenti agli articoli che pubblichiamo sulla pagina Facebook dell’associazione. Saremo felici di rispondere alle vostre domande e accogliere i vostri suggerimenti.


UNO STRUMENTO PER LA SOCIETÀ: I DRONI FRA PERCEZIONE E NARRAZIONE

Veloci, leggeri e governabili a distanza. Da semplici oggetti utilizzati a scopo ricreativo a veri e propri strumenti al servizio di processi aziendali e tecnologici, i droni sono sempre più presenti nel panorama dei dispositivi che contribuiscono a velocizzare e rendere più sicure alcuni tipi di mansioni.
Ma cosa sappiamo dei droni e come li percepiamo?

Uno strumento per l’innovazione

L’origine dei droni, come spesso accade per la maggior parte degli oggetti tecnologici che oggi usiamo per gli scopi più disparati, ci rimanda all’ambito militare e richiama subito alla mente uno scenario che alcuni ancora percepiscono con diffidenza, con il conseguente rischio di considerare l’oggetto per la sua finalità e non per il potenziale che offre.

«Dobbiamo considerare il drone come uno strumento di innovazione che non è tecnologica, ma di processo», dice il Dott. Antonio D’Argenio, Segretario di ASSORPAS, «come un punto di vista dall’alto a basso costo e più sicuro, che sfrutta e integra tecnologie esistenti con una nuova concezione».

La tecnologia alla base dei droni è il tipico esempio di approccio multidisciplinare nella progettazione di uno strumento, legata alla continua e inarrestabile evoluzione di singole discipline quali l’elettronica, la meccanica, l’informatica, la sensoristica e l’aeronautica. Ma non solo. A completare il quadro vi è un fattore di fondamentale importanza nell'utilizzo efficiente e sicuro dei droni: la preparazione professionale del pilota, colui che sebbene a distanza deve sapere direzionare lo strumento e impostare adeguatamente le rotte di volo a seconda dello scopo di utilizzo.

Ottimizzare significa anche rischiare meno

Dal settore degli impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica ai trasporti, dalla telefonia mobile al settore delle costruzioni fino alla salvaguardia del patrimonio archeologico. I campi in cui l’utilità sociale e immediata dei droni diventa un fattore di elevata importanza sono davvero numerosi, al punto che sempre più utilities e grandi aziende li adottano come valido strumento di supporto per i processi di controllo e manutenzione, che tradizionalmente sono svolti in presenza da personale dedicato o con mezzi molto costosi come, ad esempio, gli elicotteri.

«Tutte le aziende necessitano di fare ispezioni, seguendo procedure che di norma richiedono documentazione fotografica ad alta risoluzione e che possono rivelarsi ad alto rischio per chi le svolge, o che comportano costi elevati. Evitare che sia un tecnico a doversi arrampicare su un traliccio dell’alta tensione per fare ispezionare una linea elettrica, ci fa capire come un drone possa potenzialmente salvare vite umane».

Appare quindi chiaro come gli addetti ai lavori percepiscano sempre di più il vantaggio che uno strumento come il drone può rappresentare, sia in termini economici, sia di velocità ed efficienza del processo in settori aziendali e ad elevata specificità, dove la valutazione dei rischi e dei benefici viene effettuata con un focus sugli aspetti di ottimizzazione del flusso operativo.

Quali possono essere, a livello generale, le resistenze che l’uso dei droni in maniera più diffusa e allargata potrebbe incontrare?

«I due fattori principali sono la protezione della privacy e il rischio di incidenti» dice il Dott. D’Argenio. «Il primo è un dato di fatto, in quanto il drone riprende effettivamente tutto ciò che vede; nel secondo caso, ciò che è fondamentale e che fa la differenza è la presenza di una adeguata formazione del pilota, al fine di minimizzare i rischi connessi alle operazioni».

Un rischio, quello di incidenti, che può riguardare tanto i droni quanto le altre piattaforme aeree, usate anch'esse per svolgere vari tipi di ispezioni. Per questo è importante che, come avviene per i piloti d’aereo, siano persone con adeguata e certificata professionalità a gestire le operazioni di volo. A partire dai regolamenti sempre più specifici per dettagliare e inquadrare le condizioni di volo dei droni, fino ai programmi di formazione appositamente studiati per coloro che sono deputati alla gestione delle operazioni, anche in questo campo cresce sempre di più la necessità di figure professionalmente qualificate, al fine di ridurre drasticamente i potenziali rischi e migliorare la percezione dei droni come strumenti sicuri se in mano a personale qualificato

Fra i fattori che possono contribuire ad una percezione negativa e incentivare una resistenza all’adozione dei droni da parte della società, primeggia la mancanza di una corretta informazione sulle potenzialità del loro utilizzo. Sono diversi gli esempi che i media hanno veicolato e che hanno guadagnato spazio nel nostro immaginario, plasmando un’immagine che può essere distorta dall'impatto delle vicende cui l’utilizzo dei droni è collegato. Durante il lockdown, ad esempio, ha fatto molto discutere l’utilizzo dei droni da parte della pubblica sicurezza per il controllo del distanziamento sociale. Per alcuni si è trattato di uno strumento utile ed efficace, capace di garantire il rispetto di regole importanti; altri lo hanno considerato l’ennesimo strumento di controllo, pericoloso per la privacy e per le nostre libertà personali.  Il risultato è stato quello di un’opinione pubblica polarizzata (proprio come nel caso dell’app Immuni), segnale di come i droni, associati ad un aspetto molto delicato come quello della privacy, possano essere percepiti in modi contrapposti. In questi casi, per favorirne l’accettazione, diventano ancora più importanti la corretta informazione, la trasparenza e la tutela della privacy dei cittadini.

Una diversa narrazione per una migliore informazione

Un aspetto importante da considerare è quello dell’utilità, soprattutto quando si pensa a come è stata impostata la narrazione sui droni fino ad oggi e quando si pensa, invece, a quali strategie mettere in campo per farne emergere benefici e potenzialità.

«I droni possono essere considerati oggetti utili, per tutte le potenzialità viste finora, ma sono anche oggetti divertenti da usare, dobbiamo ricordarlo» continua D’Argenio. Una tecnologia orizzontale che entrerà sempre di più a far parte della nostra vita in diversi settori. «Pensiamoli come strumenti dal molteplice utilizzo, come lo sono gli smartphone, che oltre a fare telefonate e foto sono in grado di svolgere numerose altre funzioni. Allo stesso modo, siamo abituati a concepire i droni per la possibilità di fare foto dall'alto, ma non consideriamo tutte le altre potenzialità che ci offrono.

Partire quindi dai molteplici ambiti applicativi, dagli ambiti in cui i droni migliorano e semplificano le nostre vite, riducendo i costi e i rischi di alcune operazioni, permetterà di riportare l’attenzione sulle loro potenzialità e di attenuare le resistenze, accompagnando il cittadino verso una maggiore consapevolezza attraverso la corretta informazione.


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