A febbraio 2015 ASSORPAS, Associazione Italiana per i Light RPAS, ha avviato una campagna contro l'abusivismo nel settore dei servizi con piccoli APR.
Il fine questa attività è la difesa degli interessi degli operatori che agiscono in conformità con il Regolamento ENAC sui Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (MAPR), fortemente danneggiati dagli abusivi. Gli Operatori Riconosciuti infatti, non solo devono sopportare il peso economico ed organizzativo derivante dalle norma in vigore ma, non potendo operare in particolari condizioni (ad esempio in aree urbane o su assembramenti di persone), sono spesso costretti a rifiutare opportunità professionali rilevanti per non infrangere il Regolamento.
Ad oggi si calcola che in Italia, a fronte di circa 350 Operatori Riconosciuti, operino illegalmente almeno 3000 abusivi, la cui attività crea danni significativi sopratutto alle piccole e piccolissime aziende che agiscono nella legalità. A questo dato si aggiunge che le attività degli abusivi sono fonte di grande preoccupazione per la sicurezza dei cittadini, poiché esse non solo sono condotte in violazione del Regolamento MAPR, ma spesso ignorando l'applicazione di ogni minima regola di buon senso.
Nonostante sia ENAC che il Ministero degli Interni abbiano attivato rilevanti iniziative di informazione sul tema (ENAC: Lettera ad ANCI del 14.04.2015; Ministero degli Interni: Vademecum e Prontuario Infrazioni del 30.04.2015), non risulta che ad oggi le operazioni abusive con piccoli droni siano state colpite, né che l'esistenza di sanzioni amministrative e penali abbia in alcun modo scoraggiato le attività illegali. Al contrario, si rileva un crescente uso di immagini e filmati prodotti da abusivi utilizzati e diffusi anche da importanti organi di comunicazione.
Per questo motivo ASSORPAS, che sin dalla sua costituzione ha un proprio Codice Etico, ispirato a quello di AUVSI, ha scelto di attivarsi concretamente impegnandosi a segnalare ad ENAC ed alle Questure competenti casi esemplari di violazione delle norme in vigore.
Per aumentare l'efficacia della propria azione, ASSORPAS chiede inoltre alla comunità APR italiana di segnalare all'indirizzo info@assorpas.it, casi eclatanti di violazione delle norme. Le segnalazioni, debitamente documentate e verificate, saranno inoltrate da ASSORPAS agli organi competenti.
Ci auguriamo che questa iniziativa possa rappresentare un efficace deterrente alle attività illegali oltre che un elemento di coesione tra quanti agiscono nel rispetto delle regole.
sono d’accordo e pronto a collaborare.
Inoltre vi è pericolo di attentati
Spero che le associazioni di categoria ASSORPAS e FIAPR riescano a far valere i diritti di poter volare tranquilli con questi piccoli gioielli tecnologici, evitando l’enfatizzazione della sicurezza e della privacy…. parole esagerate per droni sotto i 2 kg e parole non considerate per ultraleggeri, parapendi, con pesi sopra i 100 kg che sorvolano e fotografano le città dell’Umbria. Per me lo facciano tranquillamente, sono lavori bellissimi che vanno ammirati… e lo dico a cuore aperto con la voce di una persona che ammira tutto ciò che è bello.
Care associazioni di categoria ASSORPAS e FIAPR , se dite di essere a “difesa dei dronisti” siate propositive per snellire procedure burocratiche che non sono chiare e molto costose, altro che guerra ai vostri colleghi…. perché se andiamo ad analizzare i vostri filmati siete al 90% “fuori legge”….ops, fuori linee guida. Ecco perché giustamente la Polizia e l’Enac non sanziona. Cerchiamo di saper valutare e sfruttare questo momento senza farci guerra tra noi.
Un abbraccio e buon lavoro a tutti voi….
Siate chiari, limpidi e onesti nelle regolamentazioni… e tutti saranno corretti. Se volete che questa attività sia per pochi prescelti, con i soldi e per fare i soldi…. allora tenetevi gli abusivi. L’onestà intellettuale e burocratica premia.
p.s. “flyinumbria” della mia email è un nomignolo che ho sempre amato fin da piccolo, non è una ditta perché non ho ditte e non sono un “abusivo”, mi dispiace solo quando le cose non si vogliono mandare nella giusta direzione.
Francesco, gli attentati chi li vuole fare li fa in ogni caso (purtroppo). Un drone, come un arma, come una macchina piena di tritolo te lo procuri liberamente. Anzi, ogni negozio (non per il tritolo) te lo vende liberamente. Se è cosi pericoloso far volare un piccolo drone sotto i 2 kg, allora regolamentiamo la vendita, l’età di chi lo acquista e la registrazione di chi lo compra e l’utilizza. Giustamente anche l’assicurazione dovrà essere obbligatoria. Ripeto, un minimo di regolamentazioni per avere un po’ il controllo ci vuole ed è giusto, ma che diventi limitante a livello esponenziale per questa attività non è giusto. Come hanno detto dei miei carissimi amici che lavorano all’Enac… il vero casino che ha limitato l’utilizzo di questo splendido gioiello tecnologico è nato da alcuni (e credetemi pochi) “piloti di droni” che si sentono di imporre regole per liberarsi di tutti quelli che sanno lavorare meglio di loro. Nella vita ci vuole molta umiltà per poter vivere bene. Buon lavoro a tutti
p.s. comunque spero sempre in un ottimo lavoro di queste nuove associazioni. Il bicchiere mezzo vuoto lo riesco a vedere ancora mezzo pieno.